martedì 7 settembre 2010

LIBERTA' ED UGUAGLIANZA


Proposta di legge elettorale di Libertà ed Eguaglianza


La libertà di votare il soggetto politico più vicino alle proprie idee e l'eguaglianza tra tutti i cittadini nell'avere diritto ad essere rappresentati nelle istituzioni della Repubblica, ed in particolar modo in Parlamento, rende la piena rappresentatività un obiettivo da perseguire e da raggiungere.

Libertà ed Eguaglianza propone un sistema proporzionale puro, senza soglie di sbarramento, con il metodo del quoziente Hare. Gli eletti sono scelti per il 50% con il voto di preferenza, con il 50% a liste bloccate.

■Il sistema proporzionale consente l’assegnazione dei seggi in circoscrizioni elettorali plurinominali. I seggi vengono ripartiti tra le varie liste in proporzione ai voti ottenuti. Questo sistema elettorale permette la massimizzazione della rappresentatività nella politica italiana in quanto tutte le più svariate anime politiche del Paese hanno il diritto di essere rappresentate in Parlamento.

■Il metodo Hare (o naturale) è il cosiddetto sistema proporzionale "perfetto". Infatti, se V è il totale dei voti validi e S è il numero dei seggi da assegnare per circoscrizione, allora il quoziente Hare Q è uguale a Q = V/S.

Il 50% voto di preferenza ed il 50% su liste bloccate è una scelta che rispecchia il seguente ragionamento:
■da una parte c’è l’obiettivo di evitare la mercificazione della politica (50% su liste bloccate)

Un 100% di voto di preferenza, infatti, significherebbe personalizzare la tornata elettorale consegnando ai “padroni dei voti”, in genere personaggi legati agli interessi del territorio (in primis edilizia ed imprenditoria) vagonate di voti rendendo così la crescita politica all’interno di partiti e movimenti del tutto secondaria. In questo caso, un individuo, un bravo politico cresciuto all’interno di una comunità si vedrebbe forzatamente e sconsolatamente scippato della candidatura a favore di personaggi con molti interessi, poche idee e pratiche politiche necessariamente populiste. Il soggetto politico (movimento o partito che sia), in quanto luogo di elaborazione, promozione e di divulgazione di idee, ne verrebbe mortalmente colpito e, con esso, la cultura politica di un intero Paese.

■dall’altra c’è l’obiettivo di minimizzare l’autoreferenzialità dei soggetti politici durante le tornate elettorali, dando la possibilità agli elettori di “premiare” anche le persone che sentono maggiormente vicine (50% voto di preferenza)

Un 100% di seggi su liste bloccate sarebbe auspicabile solo con soggetti politici dai “modi” democratici, non autoreferenziali. Non è il caso italiano. Inoltre se è giusto che ogni soggetto politico sia rappresentato è altresì giusto che gli elettori possano scegliere, a parità di idee, le persone da cui si sentono maggiormente rappresentate.

Un mix tra voto di preferenza e liste bloccate creerebbe un equilibrio utile tra il mantenimento della purezza di una linea politica ed il ricambio generazionale e l'apertura alle sensibilità espresse dai territori.

(Libertà ed Eguaglianza)

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