venerdì 3 settembre 2010

I GEMELLI DEL MARE NOSTRUM






E’ stato sicuramente un personaggio controverso il Maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani che in Libia ed in Etiopia,per conto del Governo fascista e del Re d’Italia,ne ha combinate di cotte e di crude, bombardando villaggi inermi, usando gas,pirite e proiettili Dum-Dum contro le lance dei nativi ribelli,organizzando campi di concentramento di durezza estrema.Un personaggio che la Storia ha condannato,nonostante ,in Italia, avesse trovato inossidabili difensori e perfino una casa editrice per il suo “Ho servito la Patria”,ingenua autodifesa scritta nel breve periodo di detenzione cui fu sottoposto nel 1945.

Alle esternazioni del Colonnello Gheddafi,degne di uno showman di rilievo mediatico,che tra ricatti e sorrisi,ricordando questo nostro triste passato, fa affari con il Governo Italiano,minacciando,nel frattempo, immaginarie invasioni etniche,bisogna dare giusto peso ed usare estrema attenzione politica. Egli invoca per l’Europa riconosciuta, un avvenire che già tramontò ai tempi di Venezia e Genova, imperanti,alla grande, sui mari di tutto il mondo. Al Colonnello che si rivolge poi esplicitamente al gruppo di giovani bellezze italiane, preparate a riceverlo, spiegando quanto bello santo e giusto sia il “velarsi rivolgendosi ad Oriente”,e quanto siano protette e libere le donne nel suo Paese, ha risposto Silvio Berlusconi che,serio e non per nulla faceto,ha sillabato sui media:”Non bisogna essere schiavi del passato”. Che volesse dire lo sa solo Lui.

Io credo che,alla fin fine, Egli si riferisse proprio allo stesso Gheddafi che,quando gli conviene, è fin troppo sottomesso ai ricordi che a lui fan comodo e che rattristano noialtri. Egli è,certamente, personaggio intrigante; una specie di moderno Liberto, affrancato ed acculturato,in eterna lotta con “antichi padroni”, mescolante religione e tradizionalismo con l’affarismo più sfrenato; quello comunque imparato al tempo delle sette sorelle del petrolio dai Paperoni occidentali.

Rientra allora nello stile comportamentale dei nostri due Eroi,Berlusconi e Gheddafi,gemelli sul Mare Nostrum,l’uso della figura femminile nelle cerimonie pubbliche importanti.Cosa può attrarre un vecchio navigatore del deserto, disincantato e nostalgico dei tempi belli che furono, se non un battaglione di donne, giovani e sorridenti, poste in bella mostra? Un tempo ad ogni visitatore politico di sicura importanza, i governi islamici facevano passare in rivista uno squadrone di cavalli arabi,liberi in corsa,magnifici per figura ed atteggiamento.Essi si facevano accarezzare solo da quella mano usa ad esprimere loro gentilezza e considerazione,senza nulla pretendere, nitrendo gioiosamente e scalciando a mostrar criniera; come ci racconta,ad esempio, il Generale degli Stati Uniti, Omar Bradley,in visita in Marocco nel 1943,nel suo “General’s life”.Ci siamo capiti,signori miei!

In Italia,oggi, il posto dei cavalli è occupato da donne giovani e spregiudicate,secondo noi, nel proporsi in quella veste; ed anche Gheddafi non scherza con le sue amazzoni! Si sente,oggigiorno, nell’aria,una gran puzza di stalking collettivo,ai danni della gioventù femminile;atteggiamento continuo,incessante e “sorprendentemente compiaciuto”, che si vorrebbe istituzionalizzato e senza processi di sorta. Neanche quello breve! Confesso,con amarezza, che in queste occasioni mi vergogno del mio Paese.

LUIGI CERRITELLI
Circolo Anna Kuliscioff
Aderente al PSI
Brescia

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